CINQUEGIORNI - Punti Verdi Qualità , il caso della Madonnetta

23.04.2012 09:00



Il caso del Punto verde qualità Madonnetta rappresenta, come già pubblicato, un esempio virtuoso nel panorama confuso dei PVQ.
Che sia confuso lo dimostrerebbero alcune situazioni che i concessionari di quel punto ci hanno segnalato.

Citiamo intanto le difficoltà di “relazione” con l’Ufficio del Comune.Per ovviare a una difficile situazione finanziaria i concessionari della Madonnetta
si sono avvalsi a suo tempo della moratoria per le piccole e medie imprese prevista dalla legge. Il Credito Sportivo l’ha accordata immediatamente mentre la Banca di Credito Cooperativo ha richiesto una lettera di adesione da parte del Comune. Lettera richiesta al dott. Mario Vallorosi, all’epoca responsabiledell’Ufficio Punti Verdi Qualità, il 7/2/2011, e reiterata il 23/3/2011. L’adesione è pervenuta solo 4 mesi dopo con gli inevitabili costi per il ritardo. Un’altra situazione anomala riguarda il collaudo tecnico amministrativo che deve essere fatto alla chiusura dei lavori dopo che tutti gli Stati Avanzamento Lavori (SAL) sono stati certificati da commissioni nominate allo scopo.
Ebbene il collaudo per il primo stralcio chiuso il 31/12/2006, non è stato ancora avviato poiché dovrebbe essere a carico del Comune che tuttavia non dispone dichiara dei soldi necessari allo scopo. In questo caso l’Istituto per il Credito Sportivo ha obbligato i concessionari della Madonnetta ad andare in ammortamento senza il necessario collaudo, intimando al Comune un termine di 18 mesi per l’effettuazione dello stesso. Chiaramente i 18 mesi sono passati invano!

Riguardo il 2° stralcio si è ancora inattesa dell’ultima Commissione di Vigilanza per certificare il fine lavori ma poiché il Comune non paga i commissari con tutto è bloccato. Un blocco che penalizza i concessionari che pagano rate di interessi di preammortamento molto salate.

I concessionari di questo PVQ chiedevano maggiore rispetto da parte nostra per la meritoria anche se difficile conduzione del punto, ma resta il fatto che sulla vicenda del PVQ l’amministrazione comunale viaggia nell’assoluta improvvisazione..

Per di più ci è stato segnalato un articolo apparso su “Repubblica” nell’aprile a firma Andrea Ciabocco, responsabile della Madonnetta, che nel denunciare questa situazione indicava nell’arch. Stefano Volpe, responsabile dell’Ufficio Punti Verdi Qualità e dello specifico procedimento riguardante la
 Madonnetta, quale persona che “aveva posto in essere atti di vero e proprio boicottaggio” nei confronti di quella società concessionaria.
L’arch. Volpe, che si dice essere vicino al segretario del sindaco Antonio Lucarelli ben informato su tutta la vicenda dei PVQ, ritenendosi diffamato, ha
querelato Andrea Ciabocco. Non è dato sapere che fine abbia fatto tutta la vicenda.
Tanto basta, oltre quanto già riportato sino ad oggi per chiedere chiarezza sulla vicenda dei PVQ che rischia di costare tanto, ma veramente tanto, all’amministrazione capitolina garante dei finanziamenti.
gl

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